faccio da solo non mi aiutare

12/02/2020

“Voglio fare da solo! Non voglio che mi aiuti!”
“Ma amore te lo faccio io così non fai fatica….”

Quante volte hai pensato o detto queste parole pensando di essere di aiuto in questo modo ai nostri bambini?

Per esempio.
Si vuole infilare la felpa da solo e ci sta mettendo un sacco di tempo facendo anche molta fatica..alla fine ci riesce ma la felpa è indossata al rovescio. A nostro figlio questo non disturba, anzi sembra molto soddisfatto del suo lavoro.
Allora perché tu ne fai un dramma, o comunque ti da fastidio?
Perché pensi a cosa potranno pensare le persone che lo vedranno così? Cosa penseranno di te?
Fai una riflessione su questo passaggio: mettergli a tutti i costi prima di uscire la felpa correttamente risponde a un suo o a un tuo bisogno?
Come fare?
Sappi che oltre a ciò che puoi provare tu, è fondamentale in questo periodo di vita del tuo bambino, l’accrescimento della sua autostima e della fiducia nelle sue capacità.
Questo vuol dire che sostituirsi a lui o togliergli la felpa e rimettergliela tu correttamente è controproducente per lui.
Quello che puoi fare è mostrarli come si infila lentamente facendolo tu mentre indossi una tua felpa…proprio come la presentazione di un lavoro.
E ricordati che solo verso i cinque anni il tuo bambino sarà in grado di distinguere bene il diritto dal rovescio della sua felpa, così come per scarpe: la sinistra dalla destra.
Quello che puoi fare è cucire o contrassegnare il lato giusto e il corretto appaiamento delle scarpe, con un segno o un colore.
E quando richiede il tuo aiuto o quello del papà è giusto offrirglielo, senza però troppi commenti ironici. Il tuo bambino ha semplicemente bisogno di sapere che i suoi genitori sono disponibili nel momento del bisogno.

Questo è un esempio, ma sono certa che mentre lo leggevi te ne venivano in mente altri che hai vissuto o stai vivendo nella tua quotidianità insieme al tuo bambino.

Un’azione che puoi fare e mettere in atto da subito per fare meglio è questa.
Prendi un foglio bianco A4 posizionato in orizzontale e una matita: traccia quattro righe verticali in modo da andare a creare cinque colonne. Con una penna colorata scrivi in cima ad ogni colonna il titolo:

  1. Azione del bambino
  2. Cosa faccio io ora in quella situazione
  3. Attuale reazione del mio bambino
  4. Cosa scelgo di fare la prossima volta in quella situazione
  5. Nuova reazione del bambino

Ora, partendo dalla prima colonna di sinistra scrivi un’azione che il tuo bambino vuole compiere in autonomia e che ti mette, poco o tanto, in difficoltà.
Scrivi nella seconda colonna, sinceramente, come ti comporti ora in quella situazione.
Scrivi nella terza colonna l’attuale reazione del tuo bambino.
Adesso inizia il nuovo lavoro.
Scrivi nella quarta colonna cosa puoi scegliere di fare di diverso in quella situazione…può esserti di aiuto osservare la cosa da un nuovo punto di vista…oppure pensare che non sia tu la mamma coinvolta, ma una tua amica: che consiglio le daresti?
Metti in atto l’approccio o l’azione che hai scelto e, nella quinta e ultima colonna, scrivi la reazione del tuo bambino: questo risultato ti sarà di aiuto per comprendere se hai ottenuto il risultato che volevi, oppure c’è ancora da modificare qualcosa per raggiungerlo.

Questo esercizio lo puoi mettere in atto ovviamente con tutte le difficoltà che hai, e monitorarti di volta in volta per migliorare il tuo approccio ed essere sempre più allineata all’obiettivo principale: il benessere interiore e fisico del tuo bambino.

Buon lavoro e…fammi sapere com’è andata!

Alessia Salvini

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